Descrizione del restauro della torre antibarbaresca di Torrazza, avvenuto nell'anno 1992

di Bartolomeo Papone, Giuseppe Enrico, Gianni De Moro

Su un crinale ad elevata acclività orientato a nord-est, a monte dell'antico centro abitato di Torrazza, sorge la torre realizzata verso la metà del XVI secolo al fine di dotare il nucleo demico principale del Terziere di San Giorgio d'un solido baluardo antibarbaresco.

All'inizio dell'intervento di restauro, eseguito sotto il costante controllo dei competenti uffici della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Genova, le fondazioni di tipo continuo in conci di pietra calcarea e argilloscisti leggermente squadrati sulla faccia a vista non presentavano lesioni di particolare gravità in evoluzione, pur rivelando la muratura un quadro fessurativo (ad andamento verticale) piuttosto diffuso e condizioni di avanzato degrado nella malta cementizia selvatica dovute principalmente agli agenti atmosferici, a microcedenze d'assestamento e ad eventi sismici pregressi.

L' involucro murario perimetrale realizzato in pietrame a secco a filoni irregolari inglobava saltuariamente conci di colombina di reimpiego originario offrendo spessori di 180 cm. al piano terra e 120 cm. al primo piano così come pendenze del 15 per cento per il profilo a scarpata condotto fino ad un'altezza di circa 300 cm. dalla quota basale a valle.

In corrispondenza dello spicco della volta di copertura si aprivano due lesioni assai preoccupanti con andamento verticale dal piano di copertura fino a quello di calpestio; le due volte a padiglione, definite da dodici fusi ciascuna, non mostravano cedimenti vistosi mentre il baldacchino di copertura della scala d'accesso al piano sommitale era parzialmente crollato.

Ancora in situ la corona di beccatelli a mensola originali in pietra ardesiaca disposti ad un interasse di 40 cm. circa, mentre l'antico parapetto in mattoni pieni ad essa connesso per mezzo d'una corona circolare di caditoie archettate risultava totalmente scomparso a parte alcune tracce di muratura sulle mensole stesse.

L'attuale accesso al primo piano, costituito da una scala esterna in muratura di pietrame connessa coll'ampia breccia d'apertura nell'originario ordito murario del fusto della torre, è stato conservato pur datandosi evidentemente ad epoca assai successiva alla costruzione della fortificazione, mentre particolare attenzione si è prestata, sul lato opposto, all'originaria porta d'accesso ancora corredata dei vani d' alloggiamento delle carrucole per il sollevamento della porta a ribalta come pure di caditoie difensive.

L'intervento di restauro (iniziato il 24 aprile 1992 su progetto di R. Paglieri) ha comportato:

- realizzazione d'un cordolo perimetrale ad anello, in cemento armato, in corrispondenza del piano di spicco della volta di copertura, alloggiato nello spessore della muratura staticamente correlato a due cappe di calcestruzzo armato nell' estradosso delle volte interne al fine d'ammorsare l'involucro murario e contenere le spinte orizzontali della stessa, causa di fessurazioni e cedimenti;

- inserimento e/o ripristino di tiranti metallici incrociati al fine di eliminare le spinte orizzontali al piano di copertura ed al primo piano;

- cucitura delle lesioni e delle fessurazioni esistenti con integrazione di resine epossidiche e cementi reoplastici;

- ancoraggio, fissaggio e mantenimento delle residue parti di intonaco antico con stuccature delle tessiture murarie a giunti aperti ed integrazione delle parti mancanti;

- realizzazione dei tre pavimenti interni con lastre di pietra calcarea di cava locale (Poggi) a spacco simili all’esistente disposte in opus incertum a giunti rasati e con acciottolato proveniente dal greto del torrente Impero;

- restauro di caditoie e feritoie con ricostruzione di sezione d'impalcato interno in orditura lignea in corrispondenza della maggiore apertura cannoniera utilizzando le tracce delle mensole ancora esistenti sulla muratura, al fine dl esemplificare percorsi di battaglia e d' accesso al piano di copertura con posa in opera di un pezzo d' artiglieria coevo (o di poco posteriore) opportunamente ripristinato e rifunzionalizzato;

-recupero della porta d'accesso originaria con demolizione della tamponatura inserita posteriormente e generale messa in opera di porte in legno di castagno ed inferriate in ferro battuto;

- realizzazione d'impianto elettrico interno con corpi illuminanti alogenici a vapori metallici anche al fine di valorizzare i particolari costruttivi esistenti;

- sistemazione dell'area circostante al manufatto con ripresa dell'acciottolato della via d'accesso ed installazione di illuminazione esterna a lampioncini.


L'intervento del Sindaco di Imperia Claudio Scajola

Con Il ripristino della torre antibarbaresca di Torrazza, eseguito dalla Civica Amministrazione grazie al contributo della Società Italgas di Torino specificamente erogato al fine di consentire il restauro di un significativo monumento del patrimonio comunale, giunge a compimento un puntuale e, mi sia consentito, prestigioso intervento sul territorio teso al recupero d'un manufatto di grande interesse storico-architettonico, ma anche alla riqualificazione di un luogo di evidente pregio ambientale e panoramico.

Nei piani futuri dell'Amministrazione, sono previste altre operazioni del genere a cominciare dalla torre di Prarola che verrà presto fatta oggetto di una radicale messa a punto rivalorizzativa.

L' occasione pare dunque ideale per sottolineare i positivi risultati delle sinergie fra pubblico e privato quando l'interesse sotteso all'azione di sponsorizzazione travalica deliberatamente la sfera dell'effimero ed approda finalmente a quella ben più concreta della salvaguardia e della tutela artistico-monumentale.


L'intervento del Presidente Italgas Carlo Da Molo

Italgas conosce le realtà urbane e si adopera per migliorarne i servizi. Gas, acqua, ambiente: la nostra attività è un quotidiano prendersi cura del sistema vascolare dei canali linfatici delle città.

Tuttavia, il rapporto con i piccoli e grandi Comuni italiani non si esaurisce nell'ambito istituzionale dell’erogazione dei servizi. Oggi siamo consapevoli che l'impresa deve crescere in sinergia con l'ambiente sociale e deve quindi porsi il problema della tutela e dell'armonico sviluppo del contesto culturale e materiale in cui opera. Per questo Italgas è da lungo tempo impegnata nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico-architettonico nazionale, e nel corso degli anni è intervenuta per ricondurre al primitivo splendore alcuni dei più bei palazzi, chiese, statue e fontane del nostro Paese.

Fedeli a questa cultura d'impresa abbiamo aderito al progetto del Comune di Imperia di restaurare la torre antibarbaresca di Torrazza, edificata nel XVI secolo per difendersi dalle scorribande dei corsari musulmani e dunque simbolo di tutela della nostra tradizione di fronte alle forze devastatrici della storia. Siamo lieti d'aver contribuito a salvare dal degrado e restituire alla cittadinanza imperiese una delle quattro storiche torri rappresentate nello stemma della città.


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